Alle porte di Roma, presso l'autodromo di Vallelunga, il 9 settembre si apre il Grande Raduno di Alfa Romeo e il 1° Trofeo Formula Alfa, che prevede una serata inaugurale riservata ai piloti la sera di venerdì 8 settembre.
La prima edizione del Trofeo Formula Alfa si è svolta all'autodromo di Vallelunga, contestualmente al Grande Raduno di Alfa Romeo. Era riservato a monoposto motorizzate Alfa Romeo: Alfa Boxer, Formula 3 pre 1984, Formula 3 1985-1994, ma non sono mancate diverse “sorelle” moderne.
Uno spettacolo straordinario per tutti gli appassionati di vetture storiche, che non si sono lasciati intimorire dalla pioggia, soprattutto domenica.
Il calendario del weekend è stato ricco di eventi. Oltre alle prove di abilità e alle parate in pista con le vetture partecipanti, erano previste le esibizioni e le gare del gruppo Peroni Race con endurance "300 km”/ Trofeo Alfa Classic, per vetture turismo e gran turismo storiche. Presenti per il raduno e la parata le auto storiche Alfa Romeo: nella giornata di sabato, hanno sfilato e fatto da apripista una Giulia Quadrifoglio con Alessandro Nannini al volante, e una 8C da competizione dell’International Club Scuderia del Portello guidata da Davide Cironi.
È stato offerto un colpo d’occhio davvero mozzafiato.
Il Trofeo “Formula Alfa”, articolato in 3 sessioni di circa 25 minuti, era riservato alle monoposto con motore Alfa Romeo, suddivise in quattro categorie: tra le F 3 fino al 1994 si è imposto Eugenio Mosca su una Dallara 389, mentre Lorenzo Sassi alla guida di un'Alba AR1 del 1981 ha primeggiato tra le F 3 costruite fino al 1984; il successo tra le F Alfa Boxer è andato a Lorenzo Moramarco, emulato dall’olandese Barend Aarts tra le F Europa Boxer su un'Ermolli.
In pista, invece, nella bagnatissima “300 Km”, si è materializzata la vittoria assoluta dell’Alfa Romeo GTAm 2000, magistralmente condotta dall’equipaggio composto da Roberto Restelli-Fabrizio Zamuner-Lucio Da Zanche, a cui è andato anche il trofeo “Alfa Classic”.
Sempre dalla Scuderia del Portello e dal dipartimento FCA Heritage sono stati assegnati 3 trofei: quello per la vettura più storica e originale, quello per il primo classificato nelle prove di abilità e quello per il club presente con più vetture.
Heritage ha attribuito il primo dei tre, quello per le “automobili più belle”: il sabato a una 1750 berlina del 1970 e la domenica a una Giulia GT 2000 del 1972 –, premiando i due proprietari anche con la “certificazione ufficiale” per le vetture e due ingressi al Museo Storico di Arese.
Alfa ha assegnato il trofeo ai club rappresentati da più auto: “Alfa Roma” il sabato, “Rosso Alfa Club” la domenica. Infine, il “Club Cuore Sportivo Lazio”, delegato per l’area centro e sud Italia, ha premiato i vincitori delle prove di abilità sul tracciato di Guida Sicura.
La due giorni di festa ha avuto ampio spazio anche fuori dal tracciato.
L'hospitality della Scuderia è stata il vero punto di riferimento nel paddock per tutti gli appassionati, attratti sia dalle vetture esposte – tra cui, oltre alla spettacolare 33 Fléron, le Alfa Romeo F. 1 T182 ex Giacomelli e T183 ex Patrese-Cheever –, sia dai numerosi eventi che si sono succeduti a ritmo incessante. Due tra i momenti vissuti con più partecipazione sono stati la presentazione in anteprima del nuovo libro di Gian Luigi Picchi e il “Virtual track Walk” tenuto da Sergio Campana, pilota Italiano di F 3 nel 2011 che proprio a Vallelunga svolse una sessione di test con la Ferrari F60 di F1.
Il pilota modenese è stato coach per i piloti Alfa Romeo iscritti al Trofeo Formula Alfa e in gara per la 300Km/Trofeo Alfa Classic con una lezione illustrata con camera car per condividere consigli e suggerimenti sul tracciato romano, in particolare con i piloti delle monoposto.
Maggiori informazioni su
www.scuderiadelportello.org