Si è concluso il concorso per la scelta della locandina ufficiale e il verdetto è stato annunciato: a trionfare è l’immagine che celebra la silhouette inconfondibile della Lancia Flaminia Loraymo (1960), la straordinaria versione fuoriserie della Flaminia Coupé nata dal genio del designer americano Raymond Loewy.
Questo affascinante manifesto accompagnerà la quarta edizione del Concorso d’Eleganza Festival Car, in programma il 28 settembre. L’evento, organizzato dalla testata Autoappassionati.it, animerà le vie e le piazze di Revigliasco Torinese, uno splendido borgo immerso nella collina del capoluogo piemontese, regalando agli appassionati un’esperienza unica in un’atmosfera d’altri tempi.
Appartenente alla collezione di Stellantis Heritage e solitamente esposta presso l’Heritage Hub di Torino, la Lancia Flaminia Loraymo è un esemplare unico al mondo e sarà presente al Concorso d’Eleganza Festival Car 2025, che da quest’anno entra ufficialmente nel calendario internazionale della FIVA (Fédération International des Véhicules Anciens), la più importante federazione mondiale nel mondo delle auto storiche. Si consolida così il legame tra Lancia e il territorio piemontese, culla storica del marchio e luogo dove tradizione, innovazione e passione per l’automobile continuano a fondersi in un connubio unico. Maggiori informazioni sul Festival Car 2025 sono disponibili sul sito ufficiale al seguente link.
Per vivere l’autentica emozione di un viaggio nella storia dell’automobile, basta recarsi all’Heritage Hub, lo spazio espositivo di Stellantis situato nel comprensorio industriale di Mirafiori, a Torino. Ospitato all’interno della storica Officina 81 di Via Plava, restaurata con attenzione filologica, l’Heritage Hub raccoglie oltre 300 vetture d’epoca e consente un viaggio immersivo nel patrimonio automobilistico nazionale. Al centro dello spazio espositivo figurano 64 vetture storiche, suddivise in 8 aree tematiche, tra cui la Lancia Flaminia Loraymo esibita nell’area “Concepts and Fuoriserie”. Nella navata di destra, infine, è possibile ammirare l’imponente collezione dedicata a Lancia, che include anche le 9 vetture che hanno ispirato il design del futuro del brand, come l’Aurelia B24 Spider, la Flaminia Presidenziale e la Stratos. Ma di certo un’attenzione particolare la meritano le leggendarie vetture Lancia da rally, esposte nell’area “The Rally Era”, pietre miliari dell’epopea delle corse su strada e sterrato, come la Fulvia HF, la Stratos, la 037 e la Delta Integrale, che raccontano un’epoca irripetibile di trionfi tecnici e sportivi.
La nuova locandina del Festival Car 2025 frutto della partnership con IED Torino.
La locandina del Festival Car 2025 è stata realizzata in collaborazione con lo IED Torino. Gli studenti del corso triennale in Transportation Design si sono messi alla prova nella realizzazione di un concept comprendente locandina, bandiere e banner per la comunicazione della quarta edizione di Festival Car 2025. Una visita all'Heritage Hub di Torino ha offerto a tutti gli studenti partecipanti al contest un'opportunità unica per osservare dal vivo l'auto protagonista dell’edizione 2025, la Lancia Flaminia Loraymo: questa esperienza si è rivelata una preziosa fonte di ispirazione e ha permesso ai giovani designer di raccogliere dettagli significativi per i loro progetti. Tra le 40 proposte ricevute, è stato selezionato il visual di Mercedes Alazraki, che trae spunto dall'arte e dal mood degli Anni '60, perfettamente rappresentati in questa vettura. Oltre al Borgo di Revigliasco Torinese, immancabile protagonista di questa kermesse e all’auto scelta per la locandina di quest’anno, a spiccare è la figura di Viola Erickson Loewy, la moglie di Raymond Loewy, che seduta sul cofano dell’auto, sfoglia la cartina del territorio con disinvoltura, incarnando sia lo spirito chic e raffinato dell’epoca sia il piacere e la libertà del viaggio.
Lancia Loraymo, fuoriserie d'oltreoceano della splendida Flaminia Coupé
Costruita in esemplare unico nel 1960 sulla meccanica della Flaminia Coupé, la Lancia Loraymo è stata concepita dal designer industriale Raymond Loewy, noto per essere stato l'autore dell'iconica bottiglia in vetro della Coca Cola e del marchio delle sigarette Lucky Strike. Loewy, statunitense di origini francesi, disegnò la vettura per suo uso personale e la fece realizzare dal carrozziere torinese Rocco Motto, particolarmente abile nel plasmare l'alluminio, mentre l'elaborazione della parte meccanica è opera di Nardi, che porta la potenza del 2,5 litri V6 da 119 a circa 150 cavalli. Il risultato piace così tanto al designer, che decide di esporla al Salone dell'Automobile di Parigi del 1960. Loraymo è un acronimo del cognome e nome del disegnatore - LOewy RAYMOnd per l'appunto -, corrispondente all’indirizzo telegrafico del suo studio. Per anni il designer americano la utilizza prima in Europa e poi in America, quindi, qualche anno dopo il suo decesso, l’auto viene ritrovata dal presidente del Club Lancia d’America che decide di farla “tornare a casa”, donandola alla Lancia. Tra le caratteristiche più evidenti spicca la grande e “sorridente” calandra affusolata, chiusa da una prominente cornice cromata che svolge anche il ruolo di paraurti elastico. Ai lati i due fari fendinebbia che, staccati dalla carrozzeria tramite una pinna aerodinamica, si insinuano sotto il faro centrale, chiudendo il parafango leggermente aperto nella parte inferiore, per consentire un miglior raffreddamento dei freni anteriori. La forma sinuosa ha soluzioni aerodinamiche molto sofisticate, come i copri cerchi cromati completamente chiusi e l’alettone posto sopra al lunotto posteriore, soluzione avveniristica studiata per ridurre la turbolenza aerodinamica, che verrà ripresa dalla Lancia Stratos HF qualche anno più tardi. Infine, il lunotto panoramico posteriore si raccorda con il baule, accessibile solo dall’abitacolo. Unici elementi sporgenti nella parte posteriore sono il doppio terminale di scarico e un sottile paraurti, mentre i proiettori posteriori sono integrati nella carrozzeria.
Il ritorno di Lancia nel mondo dei Rally
Lancia torna nei rally con un progetto che unisce passato e futuro, tradizione e visione. Il debutto della nuova Ypsilon Rally4 HF e l’introduzione del Trofeo Lancia all’interno del Campionato Italiano Rally 2025 segnano l’inizio di una nuova avventura sportiva, che affonda le radici in una storia leggendaria, fatta di piloti straordinari e modelli diventati icone come la Stratos, la 037 e la Delta HF Integrale. Ma non si tratta di un’operazione nostalgica: Lancia guarda avanti, con la volontà di investire nei giovani talenti e di costruire un ponte tra la sua eredità sportiva e le sfide di un motorsport in continua evoluzione. La protagonista di questa rinascita è la Ypsilon Rally4 HF, una vettura progettata per le categorie propedeutiche, ma capace di garantire prestazioni e impegno di alto livello anche ai piloti più esperti. Del resto, il progetto ha convinto fin dagli albori tantissimi piloti e preparatori, come dimostrano il successo commerciale della vettura, che è pronta a superare quota 90 unità vendute in appena quattro mesi, e il boom di iscrizioni al Trofeo Lancia, che ha già alzato il tetto massimo a 40 unità. Dotata di un motore turbo tre cilindri da 1.2 litri e 212 cavalli, trasmissione meccanica a 5 marce fornita da SADEV e differenziale autobloccante meccanico di ultima generazione, la Ypsilon Rally4 HF vanta una messa a punto eccezionale, seguita personalmente da Miki Biasion, una vera leggenda nella storia del Motorsport che, tra gli anni ’80 e ’90, ha indissolubilmente legato il proprio nome a Lancia, diventando il pilota italiano più vincente di tutti i tempi. Al volante dell’iconica Delta della scuderia Martini Racing, Biasion ha conquistato i mondiali 1988 e 1989, contribuendo così a rendere Lancia il marchio con il maggior numero di vittorie di tutti i tempi, grazie a 10 Campionati del Mondo Rally Costruttori, tre Campionati del Mondo Sport Prototipi, una 1000 Miglia, due Targa Florio e una Carrera Panamericana. Contestualmente al debutto della Ypsilon Rally4 HF, prende il via il Trofeo Lancia, che accompagnerà la stagione 2025 con cinque appuntamenti all’interno del Campionato Italiano Rally, a partire dalla Targa Florio fino al leggendario Rallye di Sanremo. Con un montepremi rilevante, il cui valore tocca i 360mila euro, il Trofeo Lancia si preannuncia come uno dei più ricchi del panorama nazionale e offre la chance di conquistare un posto nella squadra ufficiale Lancia Corse HF nella prossima stagione del FIA ERC, se a vincere il titolo sarà un Under 35. Insomma, Lancia torna nei rally non solo per celebrare il proprio passato, ma per scrivere un nuovo capitolo, con lo stesso spirito audace e innovativo che l’ha sempre contraddistinta.
Lancia protagonista della sezione “The Rally Era” all’Heritage Hub
La sezione espositiva “The Rally Era” dell’Heritage Hub è un mix di storia e velocità, dove si può rivivere l’epopea dei rally tra gli anni ’60 e ’90, un periodo di grande sviluppo e affermazione per questa categoria. Rispetto alla Formula 1, la classe regina del motorsport, i campionati Rally di allora riscossero pari, se non maggiore, attenzione e sostegno da parte degli appassionati in tutta Europa. Non solo adrenalina ma anche transfert tecnologico. Le competizioni di quegli anni, e quelle rallystiche in particolare, si riveleranno infatti utili ai fini della sperimentazione di nuovi materiali compositi, che verranno successivamente impiegati sulle vetture di normale produzione nel segno dell'efficienza e della leggerezza, della sicurezza e del piacere di guida. Il dominio incontrastato nell'era dei rally del marchio Lancia, al quale hanno contribuito piloti come Sandro Munari e Miki Biasion, rispettivamente affiancati dai navigatori Mario Mannucci e Tiziano Siviero, è indissolubilmente legato ad alcuni modelli divenuti veri e propri emblemi del ricchissimo bagaglio tecnico acquisito e insieme della validità del progetto delle vetture d'origine, anche sotto il profilo strettamente ergonomico e formale. Un itinerario scandito dai successi della Lancia Fulvia HF di cui è esposto il leggendario esemplare che conquistò il Rally di Montecarlo del 1972, con il numero di gara 14, della Lancia Stratos HF, avveniristica e inarrestabile vettura-laboratorio per le innumerevoli soluzioni tecniche e stilistiche adottate, vincitrice tra l'altro di tre titoli mondiali costruttori, della Lancia Rally 037, ultima vettura a due ruote motrici a vincere il Campionato del Mondo e ancora della Lancia Delta HF, detentrice tuttora del record di sei titoli mondiali vinti dal 1987 al 1992. Spazio anche alla Lancia Delta S4 Martini, la prima 4x4 italiana impiegata nelle competizioni e alla suggestiva Lancia ECV2, prototipo del 1988 pensato per rivoluzionare il mondo del rally.