Tra il 1964 e il 1968 i progettisti Fiat si interrogano sulla possibilità di realizzare un’auto pensata per essere utilizzata come taxi. Nel 1968 il compito è affidato direttamente al Centro Stile Fiat che sia avvale per la prima volta della collaborazione esterna di uno dei designer più creativi dell’epoca: Pio Manzù, figlio del celebre scultore Giacomo Manzù. Oltre a disegnare automobili, Manzù è la firma di alcuni tra i più famosi oggetti di design dell'epoca, tra cui l'inconfondibile lampada, emblema dell'essenzialità realizzata insieme ad Achille Castiglioni. Anche grazie a quella stessa mente creativa, Fiat City Taxi, seppur restando allo stadio di prototipo, si definisce a pieno titolo una Concept Car tra le più innovative, fonte di geniali spunti che vengono in seguito trasferiti su diversi modelli della produzione di serie.