La passione per le auto classiche non ha confini, ma esistono luoghi definiti nello spazio e sospesi nel tempo che conservano l'essenza di questa passione.
Sono i luoghi di Heritage.
La presenza ai principali eventi del settore è un'occasione imperdibile per ammirare da vicino vetture leggendarie che hanno segnato generazioni di appassionati.
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La storia di quattro grandi brand dell'automobilismo italiano
Dai modelli più rappresentativi ai personaggi più vincenti e rivoluzionari, dagli eventi che hanno rappresentato, questa sezione racconta e celebra i pilastri di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth.
Reloaded by creators è il progetto di Heritage che prevede la vendita di un numero limitato di vetture classiche dei brand Alfa Romeo, Fiat, Lancia, Abarth: modelli storici, dall'autenticità certificata e riportati alla bellezza originaria direttamente dalla Casa Madre.
Piero Pelù e Gianna Fratta: Mille Miglia a ritmo di musica
In pista e nella vita con la loro Giulietta Sprint
Lui ha fondato i Litfiba e calcato i palchi della scena rock italiana dagli anni Ottanta a oggi. Lei è una delle direttrici di orchestra più conosciute e apprezzate nel panorama internazionale. Pierò Pelù e Gianna Fratta non hanno bisogno di presentazioni. Allora conosciamoli sotto un altro punto di vista: quello di pilota e navigatore Alfa Romeo alla prossima 1000 Miglia.
È innegabile, la passione per le auto classiche è molto Rock.
Deve esserci un legame sotterraneo tra musicisti e automobili, come dice Piero Pelù, che forse ha a che fare con il comune senso di movimento, di dinamismo. Basti pensare che già nell'800 molti compositori collezionavano carri e carrozze. Che l'amore per il viaggio ed il senso di libertà siano un elemento fondamentale del percorso artistico?
Le auto sono un meccanismo perfetto, come la musica. E in concerto, come in gara servono metodo e affinità, che si traducono in precisione, organizzazione, calcolo. Non si può ripetere, correggere, tornare indietro. C’è solo una possibilità e quella possibilità deve essere la migliore. Lo sa bene Gianna Fratta che, abituata a essere guida sicura, autorevole e affidabile di prestigiose orchestre in Italia e all'estero, ricopre alla Mille Miglia un ruolo fondamentale come quello di navigatrice.
La coppia di artisti porterà in gara una magnifica Alfa RomeoGiulietta Sprint del 1955. Un'auto e un marchio con cui si è instaurato un rapporto che va al di là della semplice passione. "I miei nonni erano entrambi possessori di Alfa Romeo quindi il mio è anche un legame umano, familiare", racconta Piero. "Però non è solo affetto, perché dei modelli Alfa Romeo ho sempre apprezzato le linee, i colori e il sound, del motore come delle trombe."
"Le auto storiche sono oggetti meravigliosi", aggiunge Gianna. "di cui puoi apprezzare le forme, i colori, il rumore antico del motore, la loro storia e tutta la tradizione che si portano dietro. In qualche modo sono delle opere d’arte che raccontano di un passato e scrivono un pezzo della nostra storia. Sono appassionata da sempre di automobili, come di tutti gli oggetti esteticamente belli e in grado di raccontare qualcosa di profondo."
Gianna ci tiene a specificare che la loro è una passione condivisa, non trasmessa. Anzi.
"Amo moltissimo guidare. È sempre accaduto che partivo per un viaggio sul sedile del passeggero e rientravo dal lato guidatore. Con Piero è più difficile. Ma cambierà.
Magari proprio alla Mille Miglia..."
Un altro merito delle auto classiche è quello di possedere una vera e propria "aura", alimentata da storie, aneddoti e curiosità. Come quella dell'origine del nome "Santa Sarah" che Piero Pelù e Gianna Fratta hanno dato alla loro Giulietta Sprint del '55.
Come spesso accade, la storia dell'auto inizia prima dei proprietari che la custodiscono attualmente. In questo caso, nel 1955.
Come accade meno di frequente, la storia di questa Alfa Romeo inizia in Svezia. Ha percorso le strade di Stoccolma fino agli ultimi anni '70, poi è stata chiusa in un garage. Un collezionista toscano le ha concesso una seconda vita, apportando un minuzioso restauro durato sei anni.
L'auto aveva solo 130 km quando Piero Pelù l'ha acquistata agli inizi degli anni 2000. Appena entrata in suo possesso volle testarla, di notte, sulle strade delle colline toscane. L'emozione di stringere il volante, il suono del motore e la ritrovata simbiosi con un'Alfa Romeo d'epoca hanno portato a premere sull'acceleratore. Il giro è stato entusiasmante, e solo la mattina dopo Pelù si è accorto che la pompa dei freni era rotta.
"Mi sono sentito un miracolato. Anche se non sono credente ho deciso di dare alla mia nuova auto il nome Santa Sarah, la protettrice di nomadi e viaggiatori, cui sono particolarmente legato."
Piero Pelù e l'Alfa Romeo Giulietta Sprint
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Piero Pelù e l'Alfa Romeo Giulietta Sprint
Un rapporto molto sentito è anche quello con la 1000 Miglia, che trova radici nell'infanzia di Piero, quando il giovane fiorentino correva a vedere le vetture storiche impegnate nella rievocazione della "corsa più bella del mondo" sfilare sulle colline toscane.
"Passavano modelli meravigliosi dalle linee morbide, sinuose e sexy che a noi ragazzacci punk, new wave, dark, gotici facevano venire gli occhi a cuoricini. E da quando è nata la mia seconda figlia Linda, proprio nei giorni della Mille Miglia, ho abbinato il suo compleanno all’andare in strada e applaudire".
Ma non si tratta solo di ricordi o affetti personali ma anche di un grande momento di festa collettiva, perché la 1000 Miglia è capace di attirare migliaia di appassionati in ogni tappa, come ricorda Gianna Fratta. "Èun’occasione unica di condividere una passione e vivere un’emozione autentica. Che poi è anche la cosa più bella del mio lavoro."
Nel corso dell'intervista, la coppia Pelù-Fratta dedica un pensiero anche al lavoro di FCA Heritage, affermando che il Dipartimento "svolge un ruolo fondamentale nel recupero delle nostre radici ingegneristiche, di design, storia e costume".
L'artista toscano conclude enfatizzando gli aspetti sentimentali e artistici degli anni in cui venne creata la sua amata vettura: "Affronteremo la 1000 Miglia su un pezzo del 1954-55. Quelli sono gli anni di Fred Buscaglione, dei primi dischi di Elvis, di Adriano Celentano e Renato Carosone, dei film di Totò e della Dolce Vita." Con il ritmo di Elvis, l'agilità di Celentano e il timbro caldo di Carosone, Piero e Gianna condurranno le curve sinuose della loro Giulietta Sprint lungo le splendide strade della Mille Miglia.
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