Cosa accade se una vecchia Fiat 500 F incontra le mani esperte degli specialisti delle Officine Classiche? È un po' come tornare indietro nel tempo: la vettura riscopre la sua bellezza originaria, grazie all'intervento di restauro del team FCA Heritage.
Gli anni sono croce e delizia delle auto. Se da una parte ne aumentano l'iconicità e il valore - non solo economico - dall'altra rischiano di rovinarne e comprometterne lo stato, a volte irreparabilmente. Tempo e cura sono fattori determinanti per la conservazione.
La Fiat 500 F del nostro articolo, affidata alle Officine Classiche per il restauro, riportava i segni della sua età. Sono stati quelli i punti di partenza di un processo lungo e meticoloso di "ritorno alle origini", che soltanto una squadra di veri esperti sarebbe stata in grado di affrontare. Chi può conoscere un'auto meglio di chi l'ha prodotta?
A un primo check, le condizioni della 500 F non sono sembrate preoccupanti: la scocca era in discrete condizioni, con lievi ammaccature sulla carrozzeria esterna e imperfezioni sulla vernice.
La capote in tela era invece più malconcia, logora e con evidenti segni di rottura.
Il sottoscocca della vettura era corroso dalla ruggine, probabilmente a causa di precedenti interventi di ripristino approssimativi. Alcuni pezzi, eccessivamente rovinati, minacciavano di cedere per effetto del deterioramento.
Gli interni hanno richiesto attenzione già in fase di diagnosi: i sedili anteriori erano sfregiati da tagli e crepe, mentre muffa e cattivi odori dovuti al tempo e a infiltrazioni d'acqua hanno reso inutilizzabili le pelli.
Si è capito subito però che il grosso del lavoro sarebbe stato necessario per il motore e la meccanica: la vettura in ingresso non era marciante, perciò sono stati controllati tutti i livelli di olio e liquidi, per poi controllare l’impianto di avviamento batterie e i principali organi meccanici; l’impianto frenante non era attivo, il che ha significato una revisione completa di freni, tubazioni, dischi, ganasce, cosi come del sistema di sospensioni, di scarico e dell’impianto elettrico.
Solo in fase di smontaggio, però, si sarebbe potuto avere un quadro dettagliato degli interventi e dei componenti da sostituire.
L’analisi preliminare ha fornito un responso preciso: si rendeva necessario un restauro completo che avrebbe riguardato la carrozzeria nel suo complesso, gli interni e tutta la meccanica. Il momento più atteso e delicato? L'intervento sul motore.
Questa la vera sfida che il team Heritage ha dovuto affrontare.
Per prima cosa la 500 F è stata disassemblata in tutte le sue principali componenti, meccaniche e di carrozzeria. Si è partiti dal gruppo sospensioni per avere libero accesso al vano motore: é stato più semplice, in questo modo, estrarlo e scomporlo.
Il propulsore non era in ottime condizioni, per lo più estetiche, con evidenti tracce del passare del tempo; anche il vano era sporco e ricoperto di incrostazioni da rimuovere prima di avviare la verniciatura.
Dovendo procedere alla revisione complessiva del motore, si è deciso di sostituire anche tutto il gruppo frizione e parti del gruppo cambio e sospensioni.
Operazioni indispensabili per arrivare preparati al momento di restauro più "puro" e delicato: quello sul motore, appunto.
Per garantirne il corretto funzionamento, è stato programmato di iniziare con la sostituzione delle valvole e delle molle, danneggiate e non in grado di garantire il corretto funzionamento delle fasi.
Procedendo nell’analisi, è stato ritenuto necessario eseguire un'attenta “rettifica” delle sedi valvole e si è resa indispensabile anche la spianatura della testata motore (più conseguente sostituzione delle guarnizioni).
Non è stato trascurato nulla: revisione completa della distribuzione e sostituzione della catena di distribuzione; il gruppo frizione è stato anch’esso completamente rimpiazzato, compreso disco frizione, spingi disco frizione e cuscinetti.
Proseguendo, è stata effettuato un check sulle fasce elastiche e sui cilindri, al fine di verificare la loro efficienza e funzionalità.
Nell’attività di sostituzione sono state incluse le cannette olio motore, il sistema di alimentazione, il carburatore, la pompa benzina e infine anche il distanziale del carburatore.
Sono stati riconnessi anche nuovi tubi e i manicotti, le candele e le puntine.
Per il gruppo sospensioni sono stati inseriti quattro nuovi ammortizzatori e i relativi gommini, corredati di supporti e cuscinetti.
Infine, il sistema frenante ha richiesto delle modifiche e delle integrazioni con le ganasce, la pompa freni e i pistoncini.
A suggello di questo lavoro dovizioso e attento, il team ha riverniciato e pulito il carter motore.
L'ultimo tocco a un restauro magnifico che ha riportato in vita la vera anima della Fiat 500 F.
Dopo anni di inattività, il suono distintivo del bicilindrico è tornato a riecheggiare nelle Officine Classiche.